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FOTOVOLTAICO

ENERGY GREEN

L'impianto fotovoltaico: corrente che viene dal sole
Gli impianti fotovoltaici trasformano l’energia solare in energia elettrica. E’ una fonte energetica che viene impiegata dal 1958, in una prima fase ai fini dell’approvvigionamento energetico dei satelliti mediante celle solari. La crisi energetica degli anni Settanta e una maggiore consapevolezza ambientale hanno indotto il mondo politico a incentivare lo sviluppo del fotovoltaico rendendolo, grazie alla tecnologia, più interessante anche in termini economici. Oggi gli impianti fotovoltaici vengono utilizzati per la produzione di energia elettrica in tutto il mondo. Possono rappresentare l’unica fonte di approvvigionamento energetico nei cosiddetti sistemi a isola oppure essere utilizzati per l’immissione di corrente alla rete di approvvigionamento pubblico.
Foto: Netzgekoppelte PV - Anlage bei einem Plusenergiehaus (Quelle: Prof. Reinhard Malz)
Descrizione tecnica
Il flusso di energia solare che arriva sulla terra è pari a 15.000 volte l’attuale consumo energetico totale. La quota di energia luminosa rappresenta all’incirca il 75%. Grazie agli impianti fotovoltaici questa energia radiante può essere trasformata direttamente in elettricità senza produrre emissioni (come il biossido di carbonio).
Per trasformare la luce in energia si utilizzano le celle solari degli impianti fotovoltaici.
L’elettricità prodotta può essere utilizzata in loco, accumulata o trasferita alla rete. Quando l’energia viene immessa nella rete, un inverter trasforma la corrente continua in corrente alternata.

Fra le tipologie di impianto fotovoltaico esiste anche quello definito "a isola" utilizzato come unica fonte di produzione energetica (ad esempio nei masi di montagna o per gli impianti di irrigazione). Per garantire un approvvigionamento energetico costante, l’energia viene stoccata in accumulatori.
I costi di produzione dei moduli solari incidono in maniera decisiva sulla produzione di corrente fotovoltaica facendola risultare così più costosa rispetto a quella generata con impianti tradizionali. Tuttavia una parte consistente dei costi successivi alla produzione energetica convenzionale non vengono considerati nelle tariffe energetiche. La forte irregolarità dell’irraggiamento solare variabile secondo le stagioni, l’ora del giorno e le condizioni meteorologiche, rende difficoltoso l’impiego degli impianti fotovoltaici che tuttavia rappresentano un elemento importante del sistema di generazione energetica.
A fronte di un irraggiamento solare apparentemente immenso, a causa del grado di rendimento attualmente basso, gli impianti fotovoltaici hanno un grosso impatto in termini di estensione delle superfici da attrezzare a celle solari. Un impianto ad energia eolica della potenza di 5 MW produce la stessa quantità di energia di un impianto a pannelli solari dell’estensione di 500 m x 500 m (25 ha).
Potenza e resa annua
La potenza nominale di un impianto fotovoltaico si misura in Wp (Watt peak) e in kWp (chilo Watt peak), valore riferito alla potenza a una temperatura modulare di 25°C e 1000 W/mq di irraggiamento. Con questo irraggiamento massimo e in situazioni di regime normale i moduli solari hanno una temperatura di esercizio notevolmente più elevata, ma una potenza nettamente minore poiché la loro resa cala con l’aumento della temperatura. Per questa ragione, a differenza dei collettori solari termici, i moduli fotovoltaici non vanno integrati direttamente nei tetti, ma sollevati a una distanza sufficiente da garantirne l’aerazione e il raffreddamento.
Esistono diverse tipologie di celle solari con costi e caratteristiche diversi. Il rendimento dei moduli solari attualmente sul mercato oscilla dal 10% al 16%.
Il criterio più importante per la realizzazione di un impianto fotovoltaico è la resa annua media auspicata che dipende dalla potenza nominale e dalla resa dei moduli, dall’orientamento e dalla pendenza dell’impianto e dalle condizioni climatiche. Da anni la resa media annuale va aumentando costantemente con il miglioramento dei moduli e degli inverter e oggi in Alto Adige, in condizioni ottimali di orientamento e di pendenza, raggiunge valori fra i 1000 e i 1200 chilowattora per kWp. Nell’installazione degli impianti è richiesta particolare attenzione nell’evitare possibili zone d’ombra
che potrebbero ridurre notevolmente la resa annua.


 
 
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